Certe volte, mi chiedo qual è la frase più ricorrente pronunciata dalla gente che partecipa alla fiaccolata di San Fermo.
Per qualcuno sarà: "divertimento" o "freddo" o ancora "fiaccole".
A parere di mia sorella, la frase più ricorrente è "sono stanca".
Anche quel giorno, l'otto agosto dell'anno scorso, mia sorella si è lamentata per tutta la durata del viaggio.
Mi ero svegliata, lenta e pigra come un ghiro, la mattina, molto presto.
Non sapevo che, arrivata in cima, il panorama avrebbe compensato tutte le fatiche della giornata.
Arrivati al lago di Lova in macchina, iniziammo a camminare.
All'inizio, era tutto molto semplice, tutto asfaltato.
Poi, con l'arrivo delle strade non più perfettamente lisce, cominciavamo a risparmiare il fiato, per la lunga camminata che ci attendeva!
Un cane pastore! Un laghetto! Borno!
Tante sarebbero state le scoperte e le piccole gioie quel giorno. Ogni tanto, mi fermavo, chiudevo gli occhi, mi sedevo. Guardavo il fantastico panorama.
Ripensavo alla volta precedente, quando per la prima volta ero salita su queste cime.
Alla fine, riuscivo a scorgere la bandiera italiana sulla vetta del mio cammino.
Tutti esultavano, ed anch'io ero molto felice.
Quando, al calar della sera, tutti accendevano le fiaccole fiammeggianti, erano in visibilio.
Durante tutto il giorno, molte persone si erano unite a noi e adesso eravamo pronti a scendere.
Stava per farsi buio, io e mia sorella ci prendevamo per mano.
Il sorriso di Laura veniva illuminato dalla torcia, che teneva pericolosamente vicino alla faccia. Ormai eravamo in tantissimi. E scendevamo tutti.
Che emozione! Il grande falò di Borno ci attendeva!
Finalmente, un'orda di persone ci attendeva festante, condividendo la grande gioia che tutti noi avevamo provato, salendo per San Fermo.