La montagna ci parla. Ad ognuno di noi con voce differente. Avvicinandoci ad essa con passione, per conoscerla, per goderne le meraviglie, per sfidare le sue vette o semplicemente - come noi - vivendo alle sue pendici, con la giusta attenzione possiamo coglierne le parole.
Da questo presupposto siamo partiti, noi del Circolo Culturale La Gazza di Borno - che la montagna l'abbiamo nel sangue - quando abbiamo scelto il titolo del nostro terzo Concorso Letterario.
Abbiamo colto nel segno: il tema proposto ha stimolato la creatività di 46 scrittori, tra grandi e piccini, bornesi, camuni, bresciani, e turisti di ogni parte, frequentatori - assidui o meno - della nostra valle.
I migliori scritti sono raccolti in questa pubblicazione, frutto di una preziosa collaborazione con il Sistema Bibliotecario di Valle Camonica, nell'ambito del progetto "Scaffale Ipovedenti".
In questi racconti, estremamente diversi l'uno dall'altro per forma e contenuto, gli autori attraverso la voce della montagna riescono ad attingere al proprio bagaglio di esperienze, di ricordi, e soprattutto di sensibilità, donandoci storie piccole, ma di grande efficacia.
La montagna emerge spesso come un'entità viva, all'orizzonte tra cielo e terra, una sorta di tramite tra le umane cose e la divinità, tra il passato e il presente, tra i viventi e coloro che non sono più tra noi.
Per noi della Gazza, che crediamo fortemente nel potere della scrittura e proponiamo le nostre iniziative con l'intento di incentivare la crescita culturale del nostro territorio, vedere questi racconti pubblicati in bell'ordine all'interno di un libro è un grande risultato. Un segno tangibile, un premio per chi ha voluto seguirci mettendosi in gioco, con la penna e con il cuore.