Torno da Alessandria d’Egitto. La sua biblioteca è il senso profondo della città e nasconde il tesoro della scoperta. Giganti della scienza e preziosi manoscritti si alternano nel magico percorso dell’esploratore. Nelle ampie sale, tra opere d’arte e simbologie criptate, il presente rincorre l’antico. Nulla è più oscuro della sapienza che illumina il cammino mentre fuori il sole scolpisce le onde. È musica che danza con la preghiera musulmana, è vita che esplode nelle gazzarre dei tanti fanciulli nelle stradine e nei cortili. Immobile il castello vigila il tempo. Il resto è vita, sete di sopravvivenza, ansia di conquista. Lo spirito che la fondò rialza la fronte e di Alessandro conserva la bellezza e la sua storia è già storia dell’umanità.