Parliamo della Gazza...

Ecco i risultati del questionario mediante il quale, all'inizio del 2022, abbiamo raccolto pareri ed impressioni sulla nostra Associazione culturale.

Come si cambia… per non morire, cantava la brava Fiorella Mannoia. Ma è bello, pur se richiede fatica, cambiare anche per crescere, per rinnovarsi ed evolvere. Come possiamo leggere nella prima pagina di questa edizione straordinaria, è la strada intrapresa dal nostro circolo culturale, una strada testimoniata dal nostro stesso periodico, rinnovato non solo nella grafica - ci auguriamo più moderna, professionale e gradevole - ma anche nel nome. Sì, ogni tanto è bene fare il punto su ciò che viviamo e che assorbe il nostro impegno, ma non vuol essere un punto fermo, un punto di arresto. Arricchiti da nuove persone e da nuove modalità, soprattutto mediante le pagine del nostro giornalino, desideriamo proseguire l’impegno di informazione e animazione culturale di Borno, di chi ci abita tutto l’anno e di chi continua a sceglierlo per le proprie vacanze.

In archivio tutti i numeri precedenti della Gazza.

Il titolo dell’editoriale in cui il nostro presidente rievoca il suo ritiro per qualche giorno, insieme alla moglie, in una baita sopra Vezza d’Oglio, rimanda alla vita grama, alla vita povera dei nostri nonni. Chi ormai ha oltrepassato i cinquant’anni si ricorderà come da bambini, quando facevamo i capricci per quello che ci veniva servito a tavola o per un giocattolo che desideravamo, la mamma e, più spesso, il papà ci ricordavano gli stenti dei loro genitori e dei loro nonni, ci rinfacciavano il nostro essere stanchi per il troppo buontempo, giungendo a minacciare l’arrivo di una guerra che avrebbe tolto di mezzo tutte le nostre insulse pretese. Purtroppo una guerra, assurda come tutte le guerre, è arrivata davvero in Europa.
Augurandoci che finisca il più presto possibile e che non lasci strascichi maggiori di quelli che già si sono accumulati in questi mesi, augurandoci che la vera penuria rimanga retorica dei tempi che furono, forse il recupero di una certa sobrietà potrebbe aiutarci a riscoprire una dimensione più umana in cui la vera pace non è solo assenza di guerra, bensì che tutti possano godere quel bene che chiamiamo vita.

In archivio tutti i numeri precedenti della Gazza.

La facciata della chiesa, la piazza, una persona che spazza le foglie cadute… il tutto velato dalla nebbia d’autunno. Si, come e più delle parole, una fotografia può suscitare emozioni, ricordi. È ciò che ci propone Fabio nella prima pagina del nuovo numero di Punto&Virgola. Facendo memoria degli insegnamenti ricevuti dalla sua mamma, sottolinea quel “avere amore”, prendersi cura dell’ambiente in cui viviamo, delle persone che incontriamo ogni giorno.

In archivio tutti i numeri precedenti del nostro periodico.