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È passato più di un anno ma il mostriciattolo è ancora in mezzo a noi, come testimoniano Fabio e Simona che hanno subìto e superato la sua sgradevole visita. Fra chiusure e riaperture, zone ed opinioni di tutti i colori, tentazioni di trasgredire o contraddire le regole, forse soprattutto da parte di chi non ha ancora capito la gravità della pandemia, desideriamo continuare a guardare al futuro con speranza. Visto che l’essere positivi in questo frangente è tutt’altro che rassicurante, come dice Fabio nella prima pagina qui sopra, anche noi vogliamo continuare ad intravvedere il lato buono delle cose, sapendo che all’inverno segue la primavera, al buio della notte e del dolore una nuova alba, una nuova occasione di vita per tutti. Buona Pasqua!
In archivio tutti i numeri precedenti della Gazza.
“Nulla sarà più come prima…” Quante volte in questi ormai numerosi e lunghi mesi di pandemia abbiamo sentito e ripetuto espressioni simili a questa. Anche Fabio lo fa all’inizio de “La Gazza” di quest’estate 2021. Nel suo delicato editoriale sottolinea che la “normalità” a cui far ritorno non esiste, ma forse scoprendo nuove passioni, prendendoci cura di un fiore, di un orto, delle piccole cose, anche nelle difficoltà e insieme agli altri possiamo sempre imparare di nuovo a coltivare la vita.
In archivio tutti i numeri precedenti della Gazza.
Grande successo per la serata finale del “Premio Letterario - Racconta una storia breve”: ben 325 i racconti pervenuti dall’Italia e dall’estero, di giovani e meno giovani, per scoprire le innumerevoli declinazioni delle bugie. Sono intervenuti Emanuele Begliomini, Magnifico Rettore dell’Accademia della bugia, e l’attore Stefano Santomauro.
Grazie a Teleboario per il servizio sul Premio Letterario - “𝑹𝒂𝒄𝒄𝒐𝒏𝒕𝒂 𝒖𝒏𝒂 𝒔𝒕𝒐𝒓𝒊𝒂 𝒃𝒓𝒆𝒗𝒆“!
In un mondo che sembra richiedere un continuo aggiornamento, un continuo restyling per rimanere sempre perfetti, impeccabili e competitivi, a noi piace ricordare una frase che Anna Magnani diceva al suo truccatore: “Lasciami tutte le rughe... C’ho messo una vita a farmele!”
Come le ammaccature delle automobili raccontate da Fabio nella prima pagina dell’edizione autunnale de “La Gazza”, le nostre imperfezioni, i nostri graffi, non solo estetici, sono parte della nostra storia, ci distinguono; a volte magari ci fanno male, ma in fondo ci ricordano che la vita può essere piena, può essere bella anche quando, o forse proprio perché, appare un po’ ammaccata.
In archivio tutti i numeri precedenti della Gazza.
“Le ore sembrano non passare mai, in compenso gli anni corrono veloci”. Pronunciata dalla nonna di Fabio, il nostro presidente, questa frase si rivela sempre più vera per chi, ormai, può considerarsi diversamente giovane. E gli anni sono trascorsi intensi e veloci anche per il nostro circolo culturale: nel prossimo anno “La Gazza” festeggerà quindici anni. Con questo numero di Natale si chiude quello che è stato per noi, ma ci auguriamo anche per voi, un bellissimo ciclo, un periodo non da incorniciare nella nostalgia del passato, ma da cui ripartire con nuove forze, nuove idee e, magari, pure con un giornalino rinnovato. In fondo la vita è far memoria del passato per accogliere il nuovo che sempre bussa alla nostra porta.
In archivio tutti i numeri precedenti della Gazza.
Fra qualche mese festeggeremo i 15 anni dell’Associazione Circolo Culturale “La Gazza”! Un bel traguardo!
In vista di questo compleanno vogliamo raccogliere pareri e impressioni su quanto è stato fatto finora e abbiamo ideato un breve questionario, a cui vi invitiamo a rispondere in modo anonimo. Bastano pochi minuti per fornirci gli elementi necessari a progettare al meglio il nostro futuro. Potete compilarlo entro sabato 15 gennaio 2022.
Per continuare a crescere, La Gazza ha bisogno dell'aiuto di tutti noi! Grazie in anticipo per la vostra collaborazione!